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Abitare è come respirare. È una attività che compiamo durante tutta la nostra esistenza, da quando nasciamo a quando moriamo. Non possiamo farne a meno.

Possiamo abitare in tanti modi, eppure nella nostra vita quotidiana spesso la nostra attenzione è dispersa da questa attività. Il nostro corpo si trova in un posto, la mente in un altro e i nostri luoghi intimi, la nostra casa, in un altro ancora. Quando questi tre ambiti della nostra vita non sono allineati, proviamo fastidio, sofferenza, talvolta anche inquietudine. Appena prestiamo attenzione però, appena torniamo presenti alla relazione che intercorre tra essi, vediamo sorgere un nuovo equilibrio. Accade lo stesso con il respiro. Appena siamo consapevoli e presenti al nostro respiro la nostra postura assume un atteggiamento più sereno, la nostra mente si calma, il nostro cuore ha la possibilità di percepire ciò che accade in maniera limpida, senza giudizio.

Per mantenere questo equilibrio è necessaria una pratica di attenzione costante. Questa attenzione, che chiamiamo consapevolezza, ci regala in cambio una nuova prospettiva sulla nostra esistenza, offrendoci la possibilità di assaporare la bellezza e la profondità di ogni istante.

La casa è il prolungamento del nostro corpo. Abitare in consapevolezza è come respirare in consapevolezza. Ogni volta che ci fermiamo e ascoltiamo a fondo possiamo giungere a una comprensione migliore della nostra vera natura e della natura di ciò che ci circonda.

E’ importante porre attenzione al nostro modo di abitare. Ascoltare in casa, la qualità della nostra presenza, comprendere quanto l’ambiente permette di concentrarci su di noi, quanto ci permette di agire in sintonia con il nostro benessere. In questa ricerca si nasconde l’essenza della felicità.