La casa sull'acqua
Luogo: Tivoli (Roma)
Anno: 2003
Gruppo di progettazione: Ilaria Vasdeki, Aldo Innocenzi, Paolo Bruschi
Tipologia di progetto: concorso di idee
Un concorso di idee invita a immaginare la casa del regista russo Andreij Tarkovskij. Assieme ad alcuni membri del laboratorio d’arte urbana Stalker (dall’omonimo film di Trakovskji), accogliamo l’invito e il concorso diventa occasione per rendere omaggio ad una personalità che molto ha influenzato i nostri percorsi di ricerca.
Il progetto, che mira a intrecciare l’estetica giapponese alla poetica di Tarkovskij (profondo conoscitore di filosofie e religioni orientali), si sviluppa intorno a tre temi: il vuoto, l’acqua e il movimento. Il vuoto è inteso come capacità di “comprendere” (prendere dentro) lo spazio della natura.
L’acqua come elemento cardine della poetica di Tarkovskij, “sostanza viva”. Il movimento come apertura alla vita e come idea del passare del tempo. La nostra proposta si compone di una parte performativa e di una parte architettonica.
La fase performativa ci vede coinvolti in una camminata esplorativa nella campagna di Tivoli (in provincia di Roma) sulle tracce del regista, alla ricerca della casa dove abitò durante il suo soggiorno Italiano. Ci inoltriamo nel bosco, intrecciando tra noi e gli alberi una tela bianca, simbolo disegnare infinite stanze. Poi ci fermiamo sulle rovine di una casa, per leggere alcuni versi del regista, e rendergli omaggio. Al nostro ritorno cerchiamo di tradurre l’esperienza in architettura.
Immaginiamo una casa vuota sul letto di un fiume. Una casa galleggiante che si muove e che cambia con il tempo. Dentro alla casa una tela bianca come parete flessibile, posizionabile all’infinito per creare ambienti sempre diversi. Una tela che, abbracciando gli alberi vicini al fiume, ha anche la funzione di ancorare a terra la casa, di estenderne lo spazio e di integrare al suo interno la natura.
Il letto di un fiume e gli alberi sulla sponda, insieme ad una struttura galleggiante e ad una tela bianca compongono la nostra idea di casa per Tarkovskij. Una casa neutra, risultante di volta in volta dalla relazione tra i corpi che la abitano e questi quattro elementi.