Nella cultura giapponese dormire insieme ai propri piccoli è naturale. “Kawa no ji mitai” è un modo di dire utilizzato per descrivere il sonno della famiglia, che quando dorme sembra assumere le sembianze del kanji* del fiume: la mamma e il papà sui due lati come le sponde, il piccolo nel centro come l’acqua che scorre. (*carattere di origine cinese utilizzato nella scrittura giapponese)
La culla che vi presento oggi nasce dalla mia esperienza di mamma che ha sperimentato gli effetti benefici del co-sleeping, una pratica antica che favorisce il contatto tra bimbi e genitori fin dai primi giorni di vita, rafforzandone il legame. Si tratta dell’ultima novità realizzata da Madori per garantire ai piccolissimi uno spazio del sogno indipendente e allo stesso tempo continuo con quello dei grandi. La culla per il co-sleeping si affianca al letto dei genitori. Un lato della culla si apre in modo che tra il piccolo e la mamma non ci siano scomode separazioni e si richiude quando se ne sente il bisogno, di notte o di giorno.
Affiancando la culla al proprio letto la mamma può allattare serenamente e con comodità. Può ammirare il suo piccolo durante la notte ogni volta che lo desidera.
È una soluzione pratica e contenuta nelle dimensioni, che si adatta anche agli spazi più piccoli. Trasformabile, lavabile e polifunzionale, è realizzata in massello di abete certificato PEFC ed è completamente sfoderabile. Il tessuto si può lavare in lavatrice. Si può accompagnare con un materassino imbottito in pula di farro. Si assicura al lettone tramite delle cinghie. Quando i bimbi crescono si trasforma in un divanetto. Per saperne di più potete visitare la pagina web del sito di Madori dedicata alla culla per il co-sleeping.